PALAZZO  O  "PALAZZACCIO"




Posto poco al di fuori del paese il Palazzo o Palazzaccio (così chiamato forse per meglio rendere la sensazione di mistero che circonda l'edificio, di cui poco si è riusciti a conoscere) attualmente è abbandonato e sta subendo i guasti del tempo e dell'incuria degli uomini. Mentre l'intonaco esterno va sfaldandosi, sempre più evidenti appaiono i segni della sua antichitą nei muri fatti di pietra lavorata. Tuttavia, seppur in rovina, chi ci passa vicino non può non rimanere colpito dalla severa maestosità dell'insieme, dall'imponente struttura simile a un castello (con all'interno un cortile simile a quello di un convento e un gran numero di stanze), dall'eleganza del signorile ingresso preceduto da un bel viale di ippocastani.
Di tanto in tanto gente curiosa si avvicina all'edificio, attratta da storie intrise di leggende, come quella della principessa Diana, che viveva nel Palazzo. Ricca e potente, ma anche molto esosa e crudele, esigeva, da chiunque attraversasse il suo feudo, il pagamento di una congrua gabella. Chi si rifiutava terminava il suo viaggio tra le lame taglienti di un trabocchetto posto nei pressi della strada.
C'è poi chi narra di aver visto con i propri occhi l'ingresso di una galleria sotterranea, che partendo dal Palazzo, conduce alla "Torraccia", vecchio rudere di una torre (posta sopra il vicino paese di Casenove), anche questo abbandonato e in disfacimento.
A chi dunque appartenne questa bella e severa costruzione? Fu un ospedale o un covo di briganti? Molteplici sono le ipotesi a proposito. Per quanto riguarda l'anno di costruzione, questo è sicuramente anteriore al 1446, in quanto in un documento di quell'anno, risulta che l'edificio fu oggetto di una trattativa commerciale (ceduto dai proprietari, la famiglia Trinci, per saldare un debito nei confronti di un tal Giovanni Salvato, capitano di ventura). Successivamente divenne dimora degli uomini del "valoroso capitano", definiti dalle cronache del tempo come "sgherri e banditi" (da qui forse l'origine del dispregiativo "Palazzaccio").
In tempi pił recenti l'edificio divenne dimora di alcune famiglie di contadini alle dipendenze di una azienda agricola del luogo.


Facciata con ingresso stalle





Viale d'ingresso


Ingresso principale


Cortile interno





Stalle